mercoledì 20 maggio 2020

i limiti dello sviluppo delle risorse esauribili e agroalimentari-step#15

lo schema di funzionamento del rapporto sui limiti dello sviluppo
Nel 1972 il MIT sviluppoò uno studio, da cui nacque il libro "Sui limiti dello sviluppo" su commissione del Club di Roma, formato da  Donella H. Meadows , Dennis L. Meadows, Jørgen Randers e William W. Behrens III, per studiare il problema della scarsità e del limite dello sviluppo. Questo team in particolare analizza il problema dei limiti allo sviluppo analizzandolo sotto vari punti di vista, come quello economico, psicologico, ecologico e politico, cercando di utilizzare un metodo scientifico.

In particolare, in questo post analizzeremo i limiti dello sviluppo relativi alle risorse alimentari e alle risorse naturali. Il concetto fondamentale di questa ricerca è: la Terra non è infinita, né come serbatoio di risorse (terra coltivabile, acqua dolce, petrolio, gas naturale, carbone, minerali, metalli, ecc.), né come discarica di rifiuti. La crescita della popolazione e della produzione industriale comporta sia il consumo delle risorse, sia l'inquinamento.

Secondo lo studio, un eccessivo tasso di crescita demografico porta a scontrarsi con il limite delle risorse naturali, disponibili in quantità finite in natura e non incrementabili. Per cui crescendo il numero delle persone e quindi l'aumento del numero delle dimore, che tolgono spazio ai campi e diminuendo il numero delle risorse alimentari, l'unica opzione possibile era la decrescita demografica, causata dalle poche risorse disponibili, quindi l'unica soluzione era l'aumento del tasso di mortalità.
Inoltre, l'industrializzazione, crescendo molto rapidamente, avrebbe creato nel futuro l'inquinamento, tale da ridurre la produzione agroalimentare e la popolazione normale, come si può vedere dallo schema sottostante. Infatti l'inquinamento avrebbe conseguenze negative dirette sulla salute umana e conseguenze indirette quali la diminuzione della fertilità del suolo.

le previsioni del rapporto sui limiti dello sviluppoPer evitare questo scenario apocalittico ed evitare i limiti allo sviluppo, gli autori del rapporto proposero l'adozione dello sviluppo sostenibile, ossia di una politica energetica basata sulle risorse naturali e sui limiti sostenibili dello sfruttamento. In particolare i membri del club di Roma si concentrarono sul problema del petrolio, essendo il periodo della crisi mondiale del petrolio, che secondo loro prima avrebbe avuto una richiesta elevata e poi arrivato ad un picco la sua richiesta sarebbe diminuita in seguito all'aumentare del suo prezzo.  



Le previsioni errate, ma l'importanza e le difficoltà che questo studio portò alla luce
Le previsioni catastrofiche del rapporto non si verificarono nei tempi previsti. Il rapporto prevedeva l'esaurimento del petrolio entro l'inizio del terzo millennio, ma ciò non accadde. Inoltre come si può vedere dal grafico sopra, cià in questo periodo la popolazione sarebbe cresciuto quasi del doppio rispetto alle risorse naturali, mentre le risorse naturali sarebbero di circa un quinto inferiori rispetto alla richiesta della popolazione. Proprio per queste previsioni il club di Roma fu inteso come una percezione pessimistica del futuro, dato che è vero che nei nostri giorni ci sono pesi che soffrono la mancanza di cibo, ma questa parte di popolazione è inferiore rispetto alle previsioni del club di Roma. Sicuramente questa ricerca deve cercare di far pensare la popolazione e i governi per cercare di non dover arrivare ai limiti dello sviluppo, cercando di attivare misure per ridurre l'inquinamento e il consumo delle risorse e per aumentare il numero delle risorse agroalimentare per arrivare a soddisfare il far bisogno di una popolazione che è sempre in aumento. Ciò, però, trova delle opposizione, perchè per riuscire a raggiungere questi traguardi, bisognerebbe rallentare la crescita, sopratutto quella economica.
C'è ancora oggi un dibattito tra chi afferma l'impossibilità della crescita infinita, perché le risorse del pianeta sono limitate e chi dice che la tecnologia troverà i mezzi per ovviare alla mancanza di risorse, come ha sempre fatto. 










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